Con la Legge di Bilancio 2017 e il Piano Industria 4.0 sono stati confermati o introdotti importanti strumenti di sostegno al rinnovo del parco macchine italiano.

Queste agevolazioni sono infatti dirette alle Aziende italiane che desiderano acquistare (o prendere in leasing) macchinari o software nuovi.

 

Nuova Sabatini

 

Lo strumento prevede la concessione di finanziamenti o leasing (che potranno coprire la totalità dell’investimento, con importo minimo pari a 20mila euro e massimo di 2 milioni di euro per ciascuna impresa richiedente) da parte di banche o società di leasing convenzionate con il MISE, di durata non superiore a cinque anni dalla data di stipula del contratto, a fronte di investimenti da avviare successivamente alla richiesta di finanziamento. A disposizione delle Aziende vi sono 560 milioni di euro. 

Alle imprese sarà riconosciuto un contributo a fondo perduto in conto impianti calcolato convenzionalmente come un abbattimento degli interessi dal 2,75% al 3,58% su di un finanziamento di 5 anni ed erogato in quote annuali costanti.

Lo sportello di presentazione delle domande è stato riaperto il 2 gennaio, e il termine per la concessione dei finanziamenti è stato posto al 31 dicembre 2018.

Ogni impresa può presentare più domande di agevolazione a diversi Istituti di Credito o intermediari finanziari, ma il valore complessivo del finanziamento per singola impresa non deve superare i 2 milioni di euro.

Lo strumento prevede la possibilità di finanziare il 100% della spesa ammissibile a seguito di un'istruttoria effettuata dalle banche convenzionate. Si può affiancare al finanziamento la garanzia (fino all'80% dell'ammontare del finanziamento) del Fondo di garanzia.

I beni strumentali devono risultare - singolarmente o nell'insieme - dotati di un'autonomia funzionale, e devono introdurre una nuova funzionalità nell'ambito del ciclo produttivo dell'impresa.

 

In sintesi 

La misura consiste in:

  • un finanziamento bancario d’importo compreso fra 20 mila e i 2 milioni di euro per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuovi di fabbrica (compreso leasing finanziario, tecnologie digitali, hardware e software)
  • un contributo economico a copertura degli interessi, pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni
  • una copertura sul finanziamento fino all’80% del suo ammontare attraverso il Fondo di garanzia per le PMI.

La misura agevola l'acquisizione di beni strumentali d'impresa e, in particolare, di macchinari, impianti, attrezzature, hardware e software per la realizzazione di programmi d’investimento relativi alla creazione o all'ampliamento di unità produttiva, alla diversificazione della produzione, al cambiamento nel processo produttivo e all'acquisizione di asset per evitare la chiusura di uno stabilimento.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi e devono concludersi entro 12 mesi dalla stipula del finanziamento.

L'agevolazione è cumulabile con il SuperAmmortamento (si è in attesa di pronuncia ufficiale in merito alla compatibilità con l'IperAmmortamento). Una quota del 20% delle risorse complessivamente messe a disposizione è vincolato a favore di investimenti in logica Industria 4.0.

Le istanze vanno presentate secondo le procedure indicate sul sito del Ministero alla pagina: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini/presentazione-domande

La pagina del sito del Ministero dello Sviluppo Economico dedicato alla Nuova Sabatini: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini

 

 

A chi si rivolge

Alle PMI, regolarmente iscritte al Registro delle imprese e con sede operativa sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori.

Sono ammissibili ad agevolazione anche le medie imprese che assumano la dimensione di grande impresa successivamente alla domanda (la dimensione viene rilevata all'atto della presentazione della domanda).

Non possono accedervi le Aziende in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, le Aziende che rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea, le Aziende che si trovino in condizioni tali da risultare "imprese in difficoltà" come individuato dal regolamento Gber.

 

 

SuperAmmortamento

 

Questa agevolazione consiste in una maggiorazione del 40% delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. L’agevolazione si applica a beni materiali strumentali nuovi: devono, pertanto, trattarsi, di beni di uso durevole, atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa; devono inoltre trattarsi di beni mai utilizzati precedentemente.

Da quest'anno il SuperAmmortamento al 140% è esteso anche al software e ai sistemi informatici se vengono utilizzati per la connessione ai beni ammissibili all'IperAmmortamento. Il SuperAmmortamento del software può essere chiesto dalle Imprese che beneficiano anche dell'IperAmmortamento.

Il SuperAmmortamento si applica a tutte le Aziende, con riferimento alle sole imposte sui redditi (IRES e IRPEF).

Non è possibile utilizzare questa agevolazione per beni aventi coefficienti di ammortamento tabellari inferiori al 6,5%, fabbricati e costruzioni (oltre ad altri beni non inerenti il nostro Settore). 

L’ambito temporale di applicazione del SuperAmmortamento si estende sino al 31 dicembre 2017: potranno, pertanto fruire dalla maggiorazione gli acquisti di beni consegnati (spediti o ultimati) entro il 31 dicembre 2017. La maggiorazione è applicabile anche ai beni consegnati entro il 30 giugno 2018, a condizione che, alla data del 31 dicembre 2017, l'ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato versato un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. L'estensione temporale riguarda anche gli acquisti di beni in leasing.

 L’entrata in funzione del bene (che può essere anche successiva) individua, invece, il momento a partire dal quale si potrà concretamente fruire dell’agevolazione, mediante la deduzione delle quote di ammortamento maggiorate.

 

 

 

IperAmmortamento

 

Questo strumento consente di ammortizzare al 250% i beni ammissibili (l'elenco è allegato alla Legge di Bilancio ed è descritto in seguito). Rientrano tra i beni molte tipologie di macchinari funzionari alla traformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0.

E’ uno strumento ad azione automatica, ossia viene messa in atto direttamente dalle aziende senza bandi o approvazioni preventive

Vi sono due tipologie specifiche di beni ammissibili: le “macchine” (25 tipologie) e i “sistemi di automazione e software” (20 tipologie) nella misura in cui siano collegati ad altri beni materiali incentivati.

  • beni materiali (al 250% in 5 anni): beni - macchinari - contenuti e descritti in allegato A (i beni materiali non riconducibili alla lista A possono comunque essere superammortizzabili al 140% come beni strumentali “normali”)
  • beni immateriali (al 140% in 3 anni): beni contenuti e descritti in allegato B, ossia licenze e/o sistemi e/o programmi software (il bene immateriale deve essere acquistato e essere indispensabile per il funzionamento del bene materiale secondo le linee guida dell’industria 4.0; sono esclusi i software da ufficio o acquistati “disgiunti” da un bene materiale o licenze software in affitto o pay-per-use)

L'IperAmmortamento si ritiene applicabile anche agli acquisti tramite leasing (nonché all’autoproduzione dei beni), in quanto le norme fanno rinvio al concetto ampio di costo di “acquisizione” del bene.

 

 

Validità temporale

Il bene deve essere installato e messo in funzione entro il 31 dicembre 2017. La finestra termporale viene estesa fino al 30 giugno 2018 a condizione che entro il 31 dicembre 2017 l'ordine risulti accettato dal venditore del bene (materiale e immateriale) e sia già avvenuto il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisto.

 

Perizia

Nel caso di beni aventi ciascuno un costo di acquisizione superiore a 500mila euro, per accedere all’IperAmmortamento l'Azienda è tenuta a produrre una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un ente di certificazione accreditato, attestante che il bene possieda caratteristiche tecniche tali da includerlo nell’elenco previsto dalla normativa e sia interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. 

L’autocertificazione o l’eventuale perizia devono essere acquisite entro il periodo di imposta in cui il bene entra in funzione, ovvero, se successivo, entro il periodo di imposta in cui il bene è interconnesso al sistema aziendale. In questo caso, l’agevolazione sarà fruita solo a decorrere dal periodo di imposta in cui si realizza il requisito dell’interconnessione.

Per i beni di costo inferiore a 500mila euro la norma consente di produrre una più semplice dichiarazione di atto notorio resa dal legale rappresentante avente i medesimi contenuti della perizia.

 

Consigliamo alle nostre Aziende associate, al fine di informare direttamente i loro clienti o potenziali clienti, di verificare fin da subito se la macchina, l'impianto o il software a cui il cliente è interessato è ammissibile all'IperAmmortamento.

A tal fine occorre fare riferimento agli Allegati A e B della Legge di Bilancio, che individuano le categorie di beni ammissibili.

 

Allegato A - Beni materiali

  • Beni strumentali con funzionamento controllato da sistemi computerizzati e/o gestiti tramite opportuni sensori e azionamenti. Al fine di rientrare in questa categoria il bene deve rispettare 5 condizioni base e almeno 2 tra 5 condizioni addizionali. In particolare, tutte le macchine devono avere:
    • controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller)
    • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program
    • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
    • interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva
    • rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza

e almeno due tra le seguenti caratteristiche per renderle assimilabili e/o integrabili a sistemi cyberfisici:

    • sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controlli in remoto,
    • monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo,
    • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianti con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico),
    • dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l'integrazione, la sensorizzazione e/o l'interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell'ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti
    • filtri sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell'efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o fermare le attività di macchine e impianti
  • Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità. Sono sistemi per la sensorizzazione di macchine e impianti, il monitoraggio delle condizioni di lavoro, la tracciabilità dei prodotti, la gestione della qualità, la caratterizzazione del prodotto e dei materiali. Sono finalizzati principalmente alla raccolta dei dati utilizzabili dai sistemi di gestione di prodotto/processo/sistema e dai sistemi di gestione del ciclo di vita del prodotto per il controllo e/o nelle logiche di cloud e big data
  • Dispositivi per l’iterazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0. Servono per migliorare le condizioni di lavoro dell’operatore umano e meglio integrarlo nel flusso informativo dell’azienda, al fine di migliorare le condizioni di lavoro, eliminare lo stress fisico/mentale e possibili infortuni, prevenire malattie professionali, diminuire il tasso di errori, aumentare l’efficienza dell’operatore, integrare l’operatore nei flussi di dati che attraversano l’azienda, eliminare carta e informazioni «verbali» fuorvianti

L'allegato A è disponibile sul sito della Gazzetta Ufficiale.

 

Allegato B – Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi ad investimenti in beni materiali Industria 4.0

Comprende: software di progettazione, software di gestione e a supporto delle decisioni, software per l'innovazione, software a supporto della produzione, software per l'efficienza e le economie.

La parte immateriale è iperammortizzabile esclusivamente se connessa a investimenti in beni materiali Industria 4.0 e prevede un’aliquota del 140% su un periodo di ammortamento ridotto a due anni. Non è richiesto che l’investimento in beni dell’Allegato B riguardi i medesimi impianti o macchinari per i quali si beneficia dell’iper-ammortamento.

L'Allegato B è disponibile sul sito della Gazzetta Ufficiale.

 

Un esempio di calcolo per un bene acquistato e interconnesso nel 2017 - Fonte Italia Oggi 9/1/2017

Per un investimento produttivo di 1.100.000€, di cui:

  • macchinari: 1.000.000€
  • software: 100.000€

Questo il calcolo dell'ammortamento:

  • macchinario: ammortamento di 200.000€ (ordinario) + 300.000€ (IperAmmortamento +150%)
  • software: ammortamento di 20.000€ (ordinario) + 8.000€ (SuperAmmortamento +40%)

Risparmio di ammortamento totale pari a 126.720€ (IRES al 24% su valore ammortizzabile pari a 528.000€, dato dalla somma di 200.000+300.000+20.000+8.000).

Risparmio IRES (imposte non pagate) in 5 anni: 663.600€

 

 

Credito d'imposta per Ricerca e Sviluppo

 

La misura ha come finalità quella di favorire gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo.

Può arrivare fino a un importo massimo annuale di 20 milioni di euro. Viene concessa a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata per ciascun periodo d'imposta in relazione al quale si intende fruire dell'agevolazione ammonti ad almeno 30.000 euro.

L'importo ammissibile deve eccedere la media dei medesimi investimenti realizzati nel periodo dal 2012 al 2014. Per le imprese costituite successivamente al 31 dicembre 2014 la media di riferimento è pari a zero.

 

Destinatari

Il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2017 è destinato a tutte le tipologie di imprese, agli enti non commerciali, a consorzi e reti d’impresa, a prescindere dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica e dal settore di attività.

 

Vantaggi

A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quelli in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio 2012-2014.

Il credito d’imposta è riconosciuto - fino ad un importo massimo annuale di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario - a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a 30.000 euro.

 

In particolare, il credito d’imposta ricerca e sviluppo si applica a:

  • assunzione di personale altamente qualificato impiegato nella ricerca
  • quote di ammortamento acquisizione o utilizzazione strumenti e attrezzature
  • contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up innovative
  • competenze tecniche e privative industriali.

L’ammortamento degli investimenti umani e strumentali in ricerca e sviluppo al 50% è automatica. Per poter richiedere il credito d’imposta ricerca e sviluppo bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico.

 

 

Osservazioni finali

 

Questi strumenti rendono particolarmente vantaggioso procedere con l'acquisto (o l'acquisizione in leasing) di macchinari o software nuovi nel corso del 2017.

Consigliamo in ogni caso ai Soci di verificare fin da subito se i loro macchinari rientrano nell'Allegato A della Legge di Bilancio o se i software sono compresi nell'Allegato B, in modo da consentire ai propri canali di vendita nazionali di segnalarlo ai potenziali clienti. 

Gimav è a disposizione dei Soci per aiutarli a verificare se i loro macchinari o software rientrano nelle diverse tipologie di beni per cui è previsto l'IperAmmortamento. In ogni caso ricordiamo che i macchinari possono usufruire del SuperAmmortamento e della Nuova Sabatini (che sono cumulabili).

L'Associazione è inoltre a disposizione dei clienti dei Soci per fornire una prima assistenza, al fine di presentare la panoramica degli incentivi esistenti.

 

 

La scheda di sintesi

pdf GIMAV Scheda Incentivi (225 KB)

 

Link utili