“Tutto si basa sulla qualità che un’azienda vetraria è in grado di offrire. Una qualità di livello superiore ti permette di relazionarti con clienti di livello superiore e di accedere a commesse di livello superiore. E come si arriva alla qualità? Da un lato grazie alle capacità ed al know-how della tua azienda e dei tuoi collaboratori, dall’altro grazie agli strumenti che decidi di utilizzare”.

Queste le parole di Roberto Pastore, titolare della Vetrodomus (Brescia). La sua azienda, fondata oltre 50 anni fa, è oggi una delle principali realtà europee nella lavorazione del vetro di grandi dimensioni e nella cantieristica. Con un organico di oltre 70 persone e una superficie produttiva di 13.000 m², l’azienda è oggi specializzata nella produzione di vetro per facciate. Vetrodomus, inoltre, è stata tra i primi a credere nel progetto “No Limits” di Forel, che ha portato allo sviluppo di linee di vetrocamera capaci di processare lastre di vetro di dimensione extra-jumbo.

“Avevamo la necessità di aumentare la nostra produttività” racconta Pastore “aggiungendo una nuova linea di vetrocamera alle due già esistenti. Era prioritario che ad alte performance (possibilità di gestire pesi importanti, di supportare spessori e sfalsati notevoli) corrispondesse anche una buona produttività di lavoro. Conoscevamo già Forel, da cui avevamo già acquistato una linea per la lavorazione del bordo (molatrice, trapano fresa, lavatrice) e parte di una linea di vetrocamera, ed abbiamo deciso di valutare con loro un impianto che potesse andare oltre i formati standard. Presa la decisione di investire, abbiamo deciso di farlo aprendoci a nuove possibilità. E siamo arrivati alla “No Limits”. Una scelta che abbiamo ponderato molto attentamente, ma che alla fine si è rivelata vincente: la linea è entrata in funzione due anni fa e da allora “marcia” spedita. Presenta caratteristiche prestazionali superiori e ci ha permesso di accedere a delle commesse decisamente importanti”.

Nella scelta e nella valutazione della linea, ha avuto un ruolo importante Maurizio Capello, responsabile di produzione di Vetrodomus:

“Siamo molto rigorosi nella valutazione delle macchine che ci vengono proposte” ci spiega Capello “Cercavamo una soluzione flessibile, capace di assemblare pannelli per il mercato internazionale delle facciate. I nostri clienti, principalmente Gruppi che operano a livello internazionale, sono molto esigenti in termini di precisione e qualità del prodotto finito. Dei prodotti Forel, in particolare, abbiamo sempre apprezzato la robustezza, derivata dalla carpenteria monoblocco che li contraddistingue. La produzione italiana è poi un sinonimo di qualità. Inoltre, “made in Italy” per noi significa anche vicinanza e possibilità di un rapporto stretto con il nostro fornitore. Fatte queste considerazioni preliminari, abbiamo fatto una comparazione tra prestazioni e funzionalità della linea “No Limits” con le altre linee in commercio. E’ stata un’analisi al dettaglio, alla fine della quale abbiamo constatato che il brand Forel ha davvero fatto dei notevoli passi avanti dal punto di vista tecnologico. Abbiamo deciso di credere nella “No Limits” ed abbiamo fatto bene”.

Concludiamo il nostro incontro con Vetrodomus con un’ultima domanda a Roberto Pastore: in un contesto competitivo e sempre più tecnologicamente avanzato come l’attuale mercato del vetro, quali strategie deve attuare un’azienda per emergere?

“Per poter diventare fornitori di determinati clienti, bisogna investire su diversi livelli alla ricerca delmiglioramento continuo. Per poter essere davvero “leader” è necessario avere una gestione efficiente edefficace dei propri processi aziendali e coltivare il know-how del personale con un’adeguata formazione.Vetrodomus, oltre alla certificazione del proprio Sistema di Gestione della qualità aziendale, ha sempre lavorato in questa direzione implementando i propri controlli qualitativi su prodotti e processi, anche con protocolli dei clienti sempre più specifici ed esigenti. L’aspetto complementare sono ovviamente i macchinari. Investendo su entrambi i fronti, Vetrodomus aumentato la propria produttività, alzato l’asticella dei propri obiettivi e può oggi confrontarsi con una clientela di altissimo livello”.

LA LINEA

La linea di vetro isolante Forel “No Limits” di Vetrodomus si compone di una sbordatrice per la rimozione del basso emissivo (Art. CRP), una lavatrice (Art. VW), una spalliera di ispezione e posa telaio (Art. LCFP), accoppiatore pressa a gas (Art. APG) e sigillatrice (art. SRHP). La linea può processare pannelli extra-Jumbo, con una portata per metro lineare fino a 350 kg per il vetro singolo e 550 kg per il vetro assemblato, con spessori fino a 40 mm per vetro singolo. Può assemblare pannelli fino a 3 camere ed è in grado di gestire sfalsati fino a 250 mm sul lato orizzontale e di 1.000 mm sul lato verticale, grazie al sostegno dinamico dei vetri accoppiati. Ogni macchina che compone la linea è stata dotata di dispositivi sviluppati appositamente per gestire grandi dimensioni, pesi importanti e eventuali non planarità in ogni fase.

Per approfondire:

https://www.forelspa.com/insulating-glass

Video:

Sbordatrice “No Limits”: https://vimeo.com/295317134

Spalliera Ispezione e posa telaio “No Limits”: https://vimeo.com/297688142

Accoppiatore e Pressa a Gas “No Limits”: https://vimeo.com/297690276

Sigillatrice “No Limits”: https://vimeo.com/297692067

COUPLING PRESS NO LIMITS

edge processing line

MAURIZIO CAPELLO

NO LIMITS LINE 1

ROBERTO PASTORE

Sealing ROBOT 1

sealing robot detail

VETRODOMUS HEADQUARTERS

Zanchetta capello Airoldi