Secondo le previsioni del Centro Studi Confindustria vi sarà una crescita lenta nel 2014 con un taglio delle stime del Pil (+0,2%) che il prossimo anno crescerà dell'1 per cento. Per il CSC servono gli investimenti per ripartire; un'occasione decisiva è rappresentata dall'utilizzo dei fondi Ue. Secondo il presidente Giorgio Squinzi «i numeri sono ancora difficili da accettare, ma oggi le prospettive sono in miglioramento. Per Squinzi «la ripresa è rinviata di alcuni mesi, verso fine anno, ma l'Italia ora non è più sull'orlo del baratro».

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